Zona 24

WP_001226 bisSciacca: Cultura della Prevenzione per le Patologie Prevenibili.

 E’ nell’ambito delle attività distrettuali e tra quelle più care al nostro Governatore il Prof. Gianfranco Amenta che i Clubs Lions della Zona 24 di Ribera, Sciacca, Menfi e Sambuca Belice hanno organizzato, sotto l’impulso del Presidente di Zona l’Ing. Onofrio Tulone, l’importante convention sul tema: LA CULTURA DELLA PREVENZIONE – PATOLOGIE PREVENIBILI. DIPENDENZE.

Il Service Distrettuale sulla campagna promozionale per lo screening oncologico è stato tenuto in una location eccezionale, la chiesa di Santa Margherita a Sciacca.

Si tratta di una delle chiese più pregne di storia della cittadina saccense, oggi restaurata e riaperta al pubblico, fu chiusa al culto e completamente abbandonata dal 1907 fino alla fine degli anni 80 del secolo scorso. Il monumento è fondato nel 1342, da Eleonora D’Aragona, moglie del Conte di Caltabellotta e Signore della Guerra a Sciacca. L’interno offre un gradevolissimo spettacolo di decorazioni in chiaro stile barocco, risalente al seicento. Non un angolo della struttura interna si presenta vuoto o non decorato, una volta raggiunto l’interno ci si ritrova immersi in un rincorrersi di vezzi stilistici del tempo: angeli, putti, arabeschi, volute e medaglioni. All’interno troviamo altresì parecchi affreschi, di ottima fattura, che però a causa dell’incuria del passato, non si presentano in ottimo stato. Interessantissimo è “Il Martirio di Santa Barbara”. A quest’ultima è dedicato un altare, dove si trova una composizione iconica in marmo scolpito a basso rilievo, che descrive la vita di Santa Margherita.

Perfette, quindi, la scenografia e la regia del Presidente di Circoscrizione la Prof.ssa Franca Carrubba che ha saputo incastonare una gemma nell’interpretare l’atto d’indirizzo del Governatore offrendo ad un numeroso, competente e attento uditorio un prestigiosissimo staff di illuminati ed illuminanti relatori. Temi offerti all’approfondimento, che hanno richiesto ben quattro ore di confronto, sono stati: lo screening dei tumori al colon – retto, al seno e al collo dell’utero. Ad aprire i lavori è stato il pragmatico ed efficace Ing. Onofrio Tulone Presidente di Zona del Distretto Lions 108 Yb, mentre quale moderatore è intervenuto un Lion di grande competenza, già componente del Service Distrettuale, il Dott. Antonio Garufo che con maestria e grande pacatezza ha saputo gestire un non facile intreccio di competenze e soprattutto tanta voglia di intervenire dalla platea che ha visto scorrere le ore senza avvertire la stanchezza e con un sempre rinnovato motivo di attenzione dato soprattutto dalle autorevoli ed interessanti relazioni.

Ad aprire gli interventi è stato l’eclettico Prof. Gaspare Gulotta, conosciutissimo in zona ma anche “stella polare” per molti, quale Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e d’Urgenza del Policlinico Universitario di Palermo. Il Prof. Gulotta ha offerto con indiscutibile competenza ed estrema chiarezza un mosaico completo della materia e dei progressi acquisiti, grazie alla ricerca, soprattutto sulle aspettative di benessere postumo per quei pazienti sfortunati che si devono sottoporre chirurgicamente a delicatissimi interventi. Sottolineando che nonostante detti interventi risultino necessari a salvare la loro vita, devono dimostrarsi anche utili a restituire il soggetto operato ad una quotidianità normale, non più seriamente compromessa ed invalidata come è potuto accadere anche nel recente passato. E’ chiaro, ha affermato Gulotta, che la prevenzione e soprattutto l’individuazione precoce di tali patologie è fondamentale. Conoscere quindi quali siano le indagini preventive, lo screening, quindi risulta fondamentale e vincente per abbattere di molto le cause di morte. Una delle cose più importanti è stabilire le fasce d’età nelle quali è improcrastinabile sottoporsi alle indagini. Lo screening è rivolto ai cittadini di ambo i sessi compresi nella fascia d’età tra i 49 e i 69 anni e si effettua preliminarmente attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci e se tale controllo dovesse risultare positivo il soggetto verrà sottoposto ad un controllo specialistico. All’intervento del Prof. Gulotta ha fatto seguito quello dell’Oncologo Domenico Santangelo, del Presidio ospedaliero di Sciacca, che ha sviscerato il tema a lui assegnato e cioè “Salute della donna: l’importanza della diagnosi precoce del tumore della mammella”. Lo screening è rivolto alle donne comprese nella fascia d’età tra i 50 e i 69 anni.

A questi ha seguito il Direttore U.O.C. di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia – Cervello di Palermo il Dott. Francesco Verderame, che ha anch’egli abilmente approfondito il tema a lui assegnato e cioè, “L’importanza della diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero”. Lo screening è rivolto alle donne comprese nella fascia d’età tra i 25 e i 64 anni. Un comune multiplo, tra gli interventi, è stato indicato nel discernere tra “familiarità” ed “ereditarietà” concetti utilissimi questi a sfoltire di molto e quindi non intasare i centri di indagine preliminare che a causa di una evidente disinformazione sono oggetto di caotico affollamento e soprattutto preoccupazioni inutili sui malcapitati utenti. Ultimo ma non per importanza l’intervento del Dott. Gaetano Geraci dell’ASP di Agrigento che ha relazionato sullo stato dell’arte sullo screening oncologico nell’ASP di Agrigento.

Sono stati sottolineati con convincente autorevolezza due aspetti importanti a tutela e soprattutto a carattere preventivo che concorrono negativamente a candidarsi ad esperienze di questo genere. Importanti acceleratori e di aumento probabilistico di incappare in tali plasie, di per se anomale, sono sicuramente da addebitare ad una pessima igiene alimentare (di cui i giovani fanno largo uso e abuso) e che va quindi urgentemente e significativamente corretta specie se associata ad alcool e fumo che stanno tutte congiuntamente e singolarmente alla base di tali sgradite degenerazioni.

E’ stato sottolineato che l’Assessorato Regionale alla salute ha attivato in tutte le ASP della Sicilia lo Screening Oncologico per la prevenzione dei tumori al colon-retto, al seno e al collo dell’utero. Mentre il Distretto LIONS 108Yb si è impegnato a sostenere una campagna di informazione rivolta alla utenza per favorire l’adesione allo screening. Infatti, anche, per tutto ciò è stato sottoscritto un apposito protocollo d’intesa datato 23 ottobre 2013 tra l’Assessorato Regionale della Salute e il Distretto Lions 108 Yb Sicilia che prevede alla fine dell’Anno Sociale l’esposizione dei dati emersi dal monitoraggio in una pubblica Conferenza da tenere all’Assessorato regionale.

Gli interventi di assoluto interesse hanno dato origine anche ad un interessantissimo dibattito con Professionisti del settore medico coinvolgendo e stuzzicando anche l’opinione dei medici di base che hanno potuto dire la propria specie sulla prassi di comunicazione adottata ancora oggi dall’ASP che, ad oner del vero e dei dati raccolti, risulta effettivamente non sempre efficace. Il dito accusatore è stato rivolto alla ancora inadeguata “performance” venuta fuori dai dati statistici e che vedono particolarmente diffidenti i cittadini/utenti verso un “appeal” ancora lontano da venire dell’ASP che induce molti ad avvalersi ancora di strutture private costosissime.

Volendo parafrasare quella pubblicità che una telefonata “allunga la vita” non sembra calzare con la comunicazione a mezzo posta che spesso vede addetti ai lavori poco formati e poco inclini a comprendere che per una lettera non consegnata c’è a rischio una vita. Allora ben venga la collaborazione dei medici di base che conoscono tutti i loro pazienti e devono indirizzare gli stessi verso le strutture adatte ed idonee a creare un circolo virtuoso che salva la vita.

Si deve poi stendere un velo pietoso su quanto avviene ancora oggi in talune strutture pubbliche della c.d. “Civile Sicilia” dove si pratica l’endoscopia dal vivo? Certamente No!!! Non è assolutamente concepibile che ci siano reparti ospedalieri che pratichino “riti sadici” a danno e vantaggio di qualcuno. Ma questa è materia per chi si occupa, per mestiere, di far rispettare le leggi e soprattutto i diritti più elementari per l’umanità intera alla quale a buon diritto fanno parte gli agrigentini. Anche questo è servire e cioè mettere gli accenti ed i puntini dove vanno messi.

Non è pensabile che le strutture pubbliche di Sicilia, che possono vantare le più sofisticate attrezzature ospedaliere, anche rispetto ad altre regioni d’Italia, si debbano fermare di fronte all’incapacità “colpevole” della mancanza di formazione degli addetti.

Ha concluso i lavori la Professoressa Franca Carrubba Presidente dell’Ottava Circoscrizione Lions che ha a buon diritto e con soddisfazione tirato le conclusioni di una serata di eccellenza comunicativa e di non comune valenza culturale indispensabili a superare quella distonia sociale che induce al bisogno.

 Lion Giuseppe Vella

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Pubblicato il 5 Maggio 2014 su Zona 24. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Commenti disabilitati su Zona 24.

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